Pensieri e parole sulla Roma attuale
di Luciano Savarese
Sembrava ieri Verona, con i ventimila (forse più) tifosi giallorossi ad acclamare la squadra nonostante l'inutile due a zero con il Chievo, e l'ennesimo secondo posto in campionato.Acclamavano la Roma e il suo condottiero, Claudio Ranieri, capace di prendere le macerie di una squadra all'ultimo posto e di portarla in testa, anche se per sole due giornate.Era ieri, perchè oggi la musica è diversa.Forse anche il mister è diverso.Spiegare l'inizio di questa stagione, è quasi impossibile.Almeno ai nastri di partenza , partivamo con i favori del pronostico, ovviamente subito dopo i pluricampioni D'Italia e freschi campioni D'Europa dell'Inter.Una rosa, quella giallorossa, riforzata dagli innesti di Simplicio, Adriano e Borriello.I primi due a dir la verità, per ora non si sono mai visti;infortunato cronico l'ex palermitano, con venti chili ancora da buttar via l'ex Imperatore.Così l'unico vero acquisto capitolino si è rivelato Marco Borriello, che sta dimostrando a suon di gol e grandi prestazioni il suo valore.L'unica piccola gioia per i tifosi giallorossi, perchè per il resto, la squadra non fa altro che collezionare figuracce in serie, soprattutto fuori casa, incassando valanghe di gol e dimostrando una tenuta psico-fisica allarmante.
In tutto questo, Ranieri ha le sue colpe.Però il problema di fondo, ancor prima che tecnico-tattico, sembra mentale.Alla prima difficoltà, la squadra di disunisce e perde la bussola.è successo a Cagliari, con tanto di goleada finale, a Monaco di Baviera e all'Olimpico con il Basilea, nell'ultima importantissima sfida di Champions.In alcune circostanze le scelte del mister hanno trasmesso alla squadra insicurezza, paura e una tendenza ultraconservativa non da vincenti.Si pensi al cambio del Sant'Elia, dopo l'esplusione di Burdisso:Fuori Totti e dentro G.Burdisso (con settanta minuti da giocare e il risultato di 1-2(!!!).Ma non solo questo.A Monaco di Baviera e Napoli la squadra ha giocato con la stessa mentalità da provinciale, rinunciando praticamente ad attaccare per tutta la durata del match, limitando le ripartenze e preferendo uno sterile possesso palla, frutto di una tattica che evidentemente aveva preparato il tecnico Testaccino.
Le tre vittorie stagionali in dieci partite ufficiali, non possono bastare, è ora di rimboccarsi le maniche e dimostrare il vero valore di questa Roma(che resta potenzialmente altissimo).Nulla è compromesso, e l'esonero del mister non gioverebbe a nessuno, sarebbe solo un ulteriore passo verso il baratro.Già domenica a Parma serve una prestazione di carattere, con un solo obiettivo:i tre punti.Perchè questa non può essere la vera Roma, no,non può proprio.Sarebbe vitale una vittoria al "Tardini"; potrebbe ridare serenità a tutto l'ambiente e aprire nuovi orizzonti stagionali.In fondo la classifica è corta, e Inter e Milan sono lì, a una manciata di punti.
C'è tempo e spazio ancora per qualcosa di importante.C'è tempo per i gol del Capitano, per i salvataggi di Juan , per le geometrie di De Rossi e Pizarro, per il sinistro terrificante di Riise e le magie di Vucinic.C'è tempo, magari, anche per qualche scelta tattica azzeccata e perchè no, fortunata di Ranieri.Il tempo c'è, anche se fino ad oggi sono mancati i protagonisti che ne dovevano scandire lo scorrere con le loro gesta.Si spera comincino presto, perchè noi tifosi della Roma meritiamo molto di più.
Sembrava ieri Verona, con i ventimila (forse più) tifosi giallorossi ad acclamare la squadra nonostante l'inutile due a zero con il Chievo, e l'ennesimo secondo posto in campionato.Acclamavano la Roma e il suo condottiero, Claudio Ranieri, capace di prendere le macerie di una squadra all'ultimo posto e di portarla in testa, anche se per sole due giornate.Era ieri, perchè oggi la musica è diversa.Forse anche il mister è diverso.Spiegare l'inizio di questa stagione, è quasi impossibile.Almeno ai nastri di partenza , partivamo con i favori del pronostico, ovviamente subito dopo i pluricampioni D'Italia e freschi campioni D'Europa dell'Inter.Una rosa, quella giallorossa, riforzata dagli innesti di Simplicio, Adriano e Borriello.I primi due a dir la verità, per ora non si sono mai visti;infortunato cronico l'ex palermitano, con venti chili ancora da buttar via l'ex Imperatore.Così l'unico vero acquisto capitolino si è rivelato Marco Borriello, che sta dimostrando a suon di gol e grandi prestazioni il suo valore.L'unica piccola gioia per i tifosi giallorossi, perchè per il resto, la squadra non fa altro che collezionare figuracce in serie, soprattutto fuori casa, incassando valanghe di gol e dimostrando una tenuta psico-fisica allarmante.
In tutto questo, Ranieri ha le sue colpe.Però il problema di fondo, ancor prima che tecnico-tattico, sembra mentale.Alla prima difficoltà, la squadra di disunisce e perde la bussola.è successo a Cagliari, con tanto di goleada finale, a Monaco di Baviera e all'Olimpico con il Basilea, nell'ultima importantissima sfida di Champions.In alcune circostanze le scelte del mister hanno trasmesso alla squadra insicurezza, paura e una tendenza ultraconservativa non da vincenti.Si pensi al cambio del Sant'Elia, dopo l'esplusione di Burdisso:Fuori Totti e dentro G.Burdisso (con settanta minuti da giocare e il risultato di 1-2(!!!).Ma non solo questo.A Monaco di Baviera e Napoli la squadra ha giocato con la stessa mentalità da provinciale, rinunciando praticamente ad attaccare per tutta la durata del match, limitando le ripartenze e preferendo uno sterile possesso palla, frutto di una tattica che evidentemente aveva preparato il tecnico Testaccino.
Le tre vittorie stagionali in dieci partite ufficiali, non possono bastare, è ora di rimboccarsi le maniche e dimostrare il vero valore di questa Roma(che resta potenzialmente altissimo).Nulla è compromesso, e l'esonero del mister non gioverebbe a nessuno, sarebbe solo un ulteriore passo verso il baratro.Già domenica a Parma serve una prestazione di carattere, con un solo obiettivo:i tre punti.Perchè questa non può essere la vera Roma, no,non può proprio.Sarebbe vitale una vittoria al "Tardini"; potrebbe ridare serenità a tutto l'ambiente e aprire nuovi orizzonti stagionali.In fondo la classifica è corta, e Inter e Milan sono lì, a una manciata di punti.
C'è tempo e spazio ancora per qualcosa di importante.C'è tempo per i gol del Capitano, per i salvataggi di Juan , per le geometrie di De Rossi e Pizarro, per il sinistro terrificante di Riise e le magie di Vucinic.C'è tempo, magari, anche per qualche scelta tattica azzeccata e perchè no, fortunata di Ranieri.Il tempo c'è, anche se fino ad oggi sono mancati i protagonisti che ne dovevano scandire lo scorrere con le loro gesta.Si spera comincino presto, perchè noi tifosi della Roma meritiamo molto di più.